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Il 2019 per il nostro pilota Marco Bezzecchi è stato il trampolino di lancio per gareggiare in Moto2 indossando i colori ufficiali Red Bull KTM Tech 3. Marco Bezzecchi è l’unico italiano schierato nell’armata Red Bull KTM Tech 3 ed è un ragazzo tranquillo, dal sorriso contagioso, ma si sa, quando abbassa la visiera del suo casco non teme nessun pericolo.

In questa stagione è in azione con il numero 72 nel team di Hervé Poncharal che afferma: “Seguo Marco da due stagioni, è un vero guerriero. Ha un grande potenziale […] Non metto in dubbio le sue doti, tutt’altro. Mi fido di lui e le persone della VR46 Riders Academy continuano a dirmi, ‘non ti preoccupare’. Aggiungiamo che alla sua prima gara è stato immediatamente colpito da un altro pilota. Girava su tempi abbastanza buoni, il che gli avrebbe permesso di finire alle porte con dei punti. Tutto questo, nonostante il tendine d’Achille parzialmente strappato”. Conclude dicendo “Certo, era molto deluso, ma penso che abbia imparato molto”.

Il terzo posto guadagnato da Marco nel Motomondiale dello scorso anno in Moto3 è un chiaro segnale della grande abilità che contraddistingue il pilota. Per questo, siamo certi verrà allo scoperto anche durante la stagione 2019 in Moto2, nonostante un inizio un po’ sfortunato. Proprio come una fenice che rinasce dalle sue ceneri sta affrontando questo mondiale con molto entusiasmo e grinta, riuscendo sempre a distinguersi per la sua bravura. Grazie al suo mentore Valentino Rossi e alla VR46 Riders Academy, Bezzecchi sta imparando a curare i dettagli per migliorare le sue performance che, dopo questo debutto si sono decisamente fatte vedere assieme all’entusiasmo del suo team.

Sono ancora molte le gare in attesa di essere disputate. La prossima si terrà proprio in casa, durante il weekend del 2 giugno, all’interno del famosissimo circuito del Mugello. Qui la pista si apre con una prima curva che costringe i piloti a rallentare prima, permettendo loro di raggiungere una serie di curve destra-sinistra e rettilinei che li portano a fare sfoggio di tutta la loro scioltezza alla guida e nell’accelerazione, poi. Noi continueremo a supportare il nostro rider, certi che continuerà a gareggiare e a superare gli ostacoli con la stessa forza che sta avendo ora, proprio come un guerriero ma delle due ruote.