Si tende a pensare spesso che il pavimento in legno sia un rivestimento destinato soltanto ad alcuni ambienti della casa, in particolare a quelli in cui non c’è la possibilità di sporcarlo o rovinarlo particolarmente.
Il parquet in cucina, insomma, sembra essere per molti un un vero e proprio tabù. Eppure, con le opportune attenzioni il pavimento in legno può essere usato tranquillamente anche nella stanza più importante della casa!
Il timore che l’umidità e le macchie possano rovinare il parquet porta tanti a optare, un po’ per tradizione e un po’ per abitudine, su rivestimenti a piastrelle. Tuttavia, non c’è da nulla da temere: l’acqua, se non ristagnante, non danneggia il legno.
Chi volesse posare in cucina una pavimentazione in legno, magari perché l’angolo cottura costituisce un ambiente unico con la sala, come spesso succede negli appartamenti più recenti, può orientarsi su specie legnose molto stabili a contatto con l’umidità, come Rovere, Doussiè, Merbau, Iroko e Teak. Si tratta, infatti, di essenze caratterizzate da un’elevata durezza, che le rende particolarmente adatta ad ambienti umidi. Tutte queste indicazioni, infatti, valgono non solo per la scelta del parquet da mettere in cucina, ma anche per quello da posare in bagno.
C’è da fare un discorso a parte, poi, anche sulle finiture che più si addicono al parquet da posare all’interno di una cucina, come i sigillanti applicabili al pavimento per isolarlo o i prodotti per la manutenzione, come il Master Cera Seal, disponibile in versione trasparente, antidata e bianca.
E, perché no, il parquet in cucina può raggiungere anche posti difficili da immaginare, come le pareti. È sempre più attuale, infatti, la tendenza che vuole il legno utilizzato come boiserie paraspruzzi dietro al fornello e al lavello.
Bastano poche piccole accortezze, quindi, e il parquet in cucina non sarà più un sogno, ma una piacevolissima realtà quotidiana!